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SONNY, THE LEGEND

SINTESI DEL MIO ARTICOLO SULLA RIVISTA "LA TELA" di COMO.

Chi ha assistito al concerto di Sonny Rollins venerdi 19 luglio 1996 a Perugia non se n'è ancora dimenticato ! Questa è stata l'unica tappa europea del genio dell'improvvisazione. A sessantasette anni questo grande musicista può essere considerato l'incarnazione vivente del solista di jazz. Prima di tutto per la sua vena inesauribile, il controllo della dinamica e la fantasia. Quando entra il "maestro", capelli bianchi ed occhiali scuri, il sogno diventa realtà !Al suo fianco come sempre, i fedelissimi Clifton Anderson al trombone e BobCranshaw al contrabbasso.Quando partono le note del calypso "Duke of Iron", il tutto viene arricchito dalle percussioni di Victor Seeyuen. E' poi la volta dell'immancabile brano "Someone to watch over me" e soprattutto di "St.Thomas" (il suo cavallodi battaglia). Anche questa volta lo ricrea fresco e nuovo.Sembrano brani semplici (vero musicisti!), per la struttura armonica e melodica. Ma quanto è difficile creare del nuovo! Finiamo sempre per ripetere gli stessi turnarounds. Devo raccontare un fatto simpatico del concerto. Ad un certo punto Rollins ha fatto capire di essere chiaramente in debito di ossigeno. Ma come si possono fare assoli ininterrotti senza quasi prender fiato !? Va bè la respirazione circolare.....però! Comunque il vecchio gladiatore, di fronte al pubblico in delirio, accetta l'estremo sacrificio e concede pure tre bis. "A great night !", pare abbia detto tra le quinte alla fine del concerto.

A Sonny Rollins, nel 1996:

Heineken Music Club - premio della critica

Down Beat - migliore musicista.

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Potete richiedere l’articolo completo apparso sulla rivista la Tela

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